Get in touch: info@inediti-horror.com

Natty Knocks

Operazione “nostalgia” per Natty Knocks che vede riuniti insieme Dwight H. Little alla regia e Danielle Harris, Robert Englund e Bill Moseley davanti alla macchina da presa. Un ripescaggio anni Ottanta e Novanta che aveva tutte le carte in regola per bucare lo schermo eppure qualcosa non ha funzionato. Partiamo dalla trama che potrebbe essere sintetizzata così: durante la notte di Halloween un pazzo omicida perseguita una baby-sitter e due ragazzini che sono con lei. Da qualche parte potrebbe trovarsi una strega ma non lo sapremo mai…

Dwight Little e Danielle Harris avevano debuttato insieme in Halloween 4 nel 1988. All’epoca la Harris aveva undici anni e il regista Little, trentadue. Danielle ha continuato la carriera recitando in numerosi horror ( tra cui il rifacimento di Halloween firmato Zombie ). Little invece ha proseguito nella regia con Phantom of the Opera ( 1989 ) e poi qualche altra pellicola fino a dedicarsi quasi esclusivamente a lavori televisivi. Natty Knocks rappresentava potenzialmente il suo ritorno al cinema horror. Occasione mancata a mio avviso perché questo film risulta poco convincente nel suo insieme.

Natty Knocks parte con un flashback ambientato nel 1976: Natty la strega viene bruciata viva da un gruppo di donne inferocite senza che ci venga fornito uno straccio di informazione chiara. E già ci sembra alquanto strano e improbabile che una donna possa finire al rogo negli anni Settanta perché ritenuta un’adoratrice del demonio. Subito dopo torniamo ai giorni attuali, il 2023 e siamo in una cittadina americana, di cui non sapremo mai il nome ma dove ci sembra lecito supporre che Natty abbia vissuto e dopo poi sia morta. Il film si concentra da questo punto in poi sulle vicende di un poliziotto alcolizzato che in realtà è un pazzo assassino e sulla baby-sitter Britt e i fratelli Wyatt e Jolie Henderson che diventano il bersaglio di quel maniaco.

Siamo nell’ambito di un teenager horror che si lega ad Halloween sfoderando i suoi punti di forza nella partecipazione di Robert Englund e Bill Moseley al cast.
Englund, indimenticabile Freddy Krueger contribuisce a questa pellicola nel ruolo di Mr. Meredeth con due pose ( la presentazione del suo personaggio e un altra che non spoilero). La presenza nel film di una leggenda del cinema horror del suo calibro dovrebbe essere garanzia di qualità così come quella di Bill Moseley, altro veterano, apparso la prima volta sullo schermo nel secondo capitolo di Non Aprite Quella Porta ( 1986 ) fino a diventare noto al grande pubblico grazie a Rod Zombie ( La casa dei 1000 corpi, La casa del diavolo, 3 From Hell ).
Qua, Moseley a differenza di Englund interpreta uno dei protagonisti, Abner Honeywell ed è il villain del film. Entrambi gli attori ultra settantenni però appaiono affaticati e poco credibili. La risoluzione veloce e prevedibile di Mr. Meredeth non aggiunge granché a Natty Knocks mentre Moseley non convince nel ruolo di un poliziotto vicino alla pensione, di giorno, che si trasforma di notte in un assassino alcolizzato e mezzo squilibrato.

Forse uno delle criticità principali di questa pellicola è la sceneggiatura affidata a un esordiente, Benjamin Olson. La storia non è sempre chiara e l’idea vincente di una donna emancipata e libera sessualmente tale da essere considerata una strega, e quindi bruciata viva con la possibilità di tornare cinquant’anni dopo in cerca di vendetta, si perde per strada subito dopo i titoli di testa. Il film si concentra sull’ennesimo maniaco intento a rapire e torturare giovani donne bionde. Per quanto l’eccellente cast faccia di tutto per elevare Natty Knocks, è proprio la scrittura di Olson che impoverisce il risultato finale, mettendo insieme stereotipi e convenzioni di genere ormai troppo datate. Tutto quello che accade è esattamente quello che ci aspettiamo debba accadere e questo non è un bene quando stiamo guardando un film realizzato nel 2023… infine, trovo imperdonabile che un film simile non abbia insistito sull’uso della violenza e del sangue praticamente assenti, esclusi gli unici due omicidi che avvengono per mano di Moseley, e che non hanno niente di disturbante o spaventoso da offrirci.

Consigliato a chi ha nostalgia dei bei tempi andati…
Sconsigliato a chi non guarda mai indietro


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *